Ovvero: siete riusciti a salire a bordo, se siete fortunati vi siete anche seduti, adesso non vi resta altro che aspettare pazientemente la vostra fermata: come ingannare il tempo?
1) Il giornale del vicino
Antico quanto il mestiere più antico del mondo, questo tipo di lettura sembra essere particolarmente amato dal viaggiatore metropolitano della linea A (e sicuramente pure della B, anche se non è tra i percorsi abituali di Giulia sotto la metro). Richiede uno sguardo acuto, una notevole capacità di dissimulare, nonché una certa plasticità fisica. Non appena individuato un articolo interessante sul quotidiano che il proprio vicino sta leggendo, infatti, bisogna inclinare leggermente la testa, ruotare con discrezione le pupille senza che nessuno se ne accorga, effettuare una minima torsione del corpo e allo stesso tempo mantenere le braccia ben attaccate al busto. Quest’ultima parte, più di tutte, è fondamentale: vorrete mica che, per colpa del vostro gomito conficcato nella gabbia toracica del malcapitato di turno, questi si infastidisca, chiuda il giornale o – peggio – si alzi e se ne vada? E poi chi ve lo dice cos’ha detto Belén Rodriguez contro Stefano De Martino, oppure chi è stato cacciato dalla casa del Grande Fratello?
2) Il dispositivo elettronico del vicino
Variante della lettura n.1, è consigliata solo ai più esperti. Anzitutto, in base alle dimensioni del dispositivo varia il numero delle diottrie richieste al temerario lettore: approcciarsi a un iPad è abbastanza facile, sbriciare da un Iphone 4 lo è già meno, ficcanasare negli sms di un Nokia 3310 manco te lo vojo di’. Inoltre, vanno tenuti in considerazione gli sbalzi di connessione, in quanto nelle fermate intorno a Termini e poi a Spagna, quella maledetta rotella gira per ore e sullo schermo non si visualizza un bel niente. Infine, il rischio più grande è quello contro cui nulla può lo sbirciatore mascherato: se il vostro vicino finisce di leggere il post prima di voi e clicca su un altro link, provateci voi a chiedere se può tornare un attimo indietro perché non avete finito di leggere.
3) Gli annunci pubblicitari
Molto meno compromettente, questo tipo di lettura offre una grande varietà di scelta. Potete leggere gli annunci affissi sui muri delle banchine mentre aspettate l’arrivo del convoglio, anche se in quel caso vi troverete di fronte a prodotti che non avete i soldi per comprare, o vi fanno sospettare una bella fregatura, o vi fanno talmente schifo che non riuscite a immaginare alcun possibile acquirente, figurarsi voi stessi. In seconda battuta, potete leggere gli annunci sulle pagine di fondo dei giornali di chi è seduto di fronte a voi; in questo caso, il problema è che generalmente sono a tutta pagina, quindi dopo aver letto le tre righe a caratteri cubitali del volo super scontato o della lavatrice in offerta, vorrete leggere le microscopiche clausole a piè di pagina. Ma per farlo, avrete bisogno di una compressa di Xamamina o, in alternativa, di una busta per raccogliere il frutto delle vostre interiora martoriate dagli scossoni del vagone. Un’ultima possibilità, indirizzata solo ai lettori più esperti, consiste nel leggere i cartelloni della banchina mentre il convoglio si avvicina alla stazione, o mentre la lascia ripartendo. In questo caso, però, ci vuole rapidità di riflessi, un finestrino pulito e – di nuovo – tanta Xamamina.
4) L’elenco delle fermate
Refugium peccatorum, evergreen che non passa mai di moda, soluzione forse un po’ statica ma che di sicuro non mette nei guai, è l’attenta disamina dell’elenco delle fermate affisso sopra la fila di sedili di fronte a voi. Da Battistini ad Anagnina, o viceversa se preferite – ricordando con nostalgia i tempi in cui l’elenco si fermava a Ottaviano – potete controllare se Ponte Lungo si trova sempre alla sinistra di Furio Camillo o se Subaugusta è ancora alla destra di Lucio Sestio. Se così non fosse, vi consiglio vivamente di avvertire immediatamente le autorità competenti: non solo rendereste un gran servigio al nostro municipio, notoriamente non in buone acque, ma potreste addirittura finire nel Guinnes dei primati nella sezione “Rilevazione anomalie impossibili”.
5) I cazzi vostri
Ebbene sì. Tacciate pure chi scrive di bigottismo, bacchettoneria, codardia e moralismo pseudo-religioso, ma sappiate che la verità viene sempre a galla. E, in questo caso, la verità è che se vi beccano a leggere il giornale degli altri farete una figura di merda, se vi beccano a sbirciare il cellulare degli altri penseranno che ve lo volete inculare, se vi beccano a leggere gli annunci pubblicitari rischiate di passare per un caso umano e se invece vi beccano a leggere l’elenco delle fermate… beh, vedrete che uno che chiama la Neuro salta fuori di sicuro. Pertanto, la tipologia di lettura n.5 sarà anche la più démodé, ma è sicuramente quella che comporta meno rischi. Prendete il vostro cellulare, compratevi il vostro giornale preferito, mettete un buon romanzo in borsa o scrivete il vostro diario segreto. Vedrete che non c’è niente di meglio che leggere cinque minuti in santa pace, senza doversi preoccupare del mondo intorno. Certo, potreste trovarvi a scoprire che il vostro vicino sta cercando di leggere insieme a voi, ma a quel punto avrete la coscienza a posto. Non solo, avrete anche anche un sorriso compiaciuto nel momento in cui, con uno schiocco secco, chiuderete il libro, appena un attimo prima che costui possa leggere l’ultima riga.