I DIECI COMANDAMENTI METROPOLITANI – NONO

NONO COMANDAMENTO:

NON DESIDERARE LA FAMIGLIA D’ALTRI

Furio Camillo, torpore mattutino delle nove meno un quarto. Per fortuna, non appena salgo a bordo trovo subito posto accanto a due ragazzetti dall’aria simpatica e (forse) un po’ meno addormentata di me. Quello che inizio ad ascoltare mio malgrado è un dialogo che sembra iniziato un paio di fermate fa.

“Ah, e quindi partimo sabato… vabbè. Ma ‘ndo sta ‘sto lago de Bolsena?”

“E ‘ndo vòi che sta: a Bolsena, no?”

“E certo, cojone io che te l’ho chiesto. Lo sai che m’hai fatto vive’ co’sta risposta?”

“Che?”

“Quello che me fai vive’ tutti i giorni: er disagio dello studente universitario sotto esame che se guarda Superquark insieme a Pierino!”

(E ovviamente, già mi sento molto meno addormentata di due minuti fa e non vedo l’ora di scoprire dove andrà a parare questa meravigliosa conversazione.)

“Lo sai che c’è?” A parlare è di nuovo l’amico di Superquark, ovviamente dei due il mio preferito anche se ignora la posizione geografica del lago di Bolsena.

“Che c’è?” gli fa l’altro con aria perplessa.

“Scusa se te lo dico, ma me sa che a breve saremo un mondo de dementi…”

“Ma stai a parla’ de me o in generale?

(Il dubbio mi pare legittimo… tutto sommato, l’avrei chiesto anche io.)

“De te e pure in generale. Pensace ‘n attimo: l’antichi romani stiravano a 30 anni, fino a ‘no sputo fa se stirava a 60, mo’ a 90 anni ar centro anziani ancora ballano er liscio!”

“E n’è ‘na cosa bella secondo te?”

“E nun è bella che no: c’ho tre nonni che n’s’areggono in piedi, mi’ padre deve paga’ ‘n’esercito de badanti a 800 piotte l’una… manco la Juve co’ Cristiano Ronaldo caccia tutti ‘sti soldi ar mese!”

“E c’hai ragione pure te, ma che devi fa’… a ‘na certa pòro nonno mio era diventato tutto insulti e bestemmie e ce tirava i morti perché l’ avevamo portato al manicomio, benedetto ‘ndo’ riposa!”

“È un bel casino… tocca inizia’ a pensa’ pure ai genitori nostri, ché ‘n se sa mai. Secondo te, come famo?”

“E come famo? Damme retta, secondo me la mejo cosa è che li chiudemo tutti e quattro dentro a un agriturismo, a tu’ padre je damo ‘na botte de acqua tonica e Bombay e a mi’ madre ‘na pila de Settimane Enigmistiche e de Ville e Casali… Io ‘n vedo altra soluzione.”

“C’hai ragione, zi’. Me sa che tocca fa’ proprio così.”

E mentre all’altezza di Manzoni mi chiedo se tra qualche anno potrò unirmi all’allegra combriccola, non posso far altro che scolpire nella roccia il nono dei miei 10 comandamenti metropolitani:

NON DESIDERARE LA FAMIGLIA D’ALTRI

(...o almeno spera che la tua famiglia ti ami come questi due amano le loro.)