Il bestiario dell’ATAC

Cara Giulia, io come te mi diverto a osservare le persone che viaggiano sui mezzi pubblici e come te provo a scrivere di quello che vedo in giro e di quello che penso mentre lo vedo. Negli anni ho anche etichettato i vari soggetti in una specie di breve enciclopedia del passeggero, intitolata Il Bestiaro dell’Atac. Eccolo qua!

 

1) IL TRONCO UMANO

Una volta piantatosi in una qualsiasi location del mezzo pubblico, ne diviene parte coesa ed inamovibile anche nel caso in cui un varano gli sbrani il carlino davanti agli occhi. Si riproduce nei vani delle porte dei mezzi pubblici, nella strettoia tra le ruote o in qualsiasi luogo angusto in cui piantarsi a grappolo insieme ad altri della sua specie, al fine di arginare passaggio, scorrimento ed agibilità del mezzo pubblico medesimo.

 

2) IL CULATORE

Forma di vita simbiotica che tende ad attecchire sulle barre orizzontali situate ai lati dei gruppi di 4 sedili della metropolitana. Deretanopode a sangue freddo, ricerca il calore dei corpi degli esseri umani, arrivando anche ad afferrarne la spalla, con il culo prensile o con la chiappa opponibile.

 

3) IL MALATO DI ORCHITE

Normale essere umano che, a causa di un’annosa affezione, è costretto a vivere con i genitali dolorosamente gonfi, dalle dimensioni e dal peso di due palle mediche. Lo si vede seduto con le gambe divaricate mentre, per alleviare il dolore, tende a meditare assumendo un espressione annoiata e masticando a vuoto.

 

4) IL SALITORE COMPULSIVO

Crede fermamente che il mezzo pubblico sia l’ambiente naturale dell’essere umano e che il resto del mondo non sia altro che un’immenso veicolo, sorprendentemente vasto e molto lento. Quando si trova quindi di fronte a un autobus o una metro, il salitore cerca disperatamente di scendere dal mondo prima che salgano coloro che vogliono prendere il mondo per andare al prossimo spazio vitale e si incazza se questi ultimi non lo fanno passare in pace.

 

5) IL DISPLACER

Vero e proprio parassita, si nutre delle emozioni degli esseri umani a bordo dei mezzi pubblici: cerca a tutti i costi di sostituirsi ad una vittima, scansa le gambe della preda con le proprie e cerca di spostarne la mano per afferrare un sostegno esattamente nello stesso punto. Epici gli scontri tra displacers e tronchi umani… ché la battaglia del Fosso di Helm gli fa una brutta cosa per cui si diventa ciechi.

 

6) IL POLEDANCER VESTITO

Anni ed anni di studio, esercizio e soprattutto sudore lo hanno reso un virtuoso dell’anguillamento attorno a qualsiasi supporto paliforme. Essendo abituato ad un pubblico esaltato, alla musica ed al casino in genere, trova il suo ambiente ideale sui mezzi pubblici. Lo si incontra di solito avvinghiato ai sostegni verticali come non ci fosse un domani e, con la sua sola esistenza, dimostra ufficialmente la presenza di almeno altre venti articolazioni mai scoperte dalla scienza.  Il suo sogno erotico? I pali tripli dei nuovi treni!

7) L’INDOMITO ACCAVALLATORE

Alieno antropomorfo, dotato di organi vitali, riproduttivi e di pensiero incredibilmente miniaturizzati… e tutti collocati proprio in mezzo alle gambe! Appena appoggia il cuore su un sedile (lì noi abbiamo le chiappe, loro no…), accavalla violentemente le gambe e a nulla vale la presenza di anziane spesabustate e donne incinte, né la numerosità dei passeggeri, al fine di deviare la traiettoria dell’accavallo. Nella sua arcaica forma arboricola, infatti, la creatura era solita proteggere la prole in un marsupio scrotale e ancora oggi quell’istinto è irrefrenabile.

Al fine di confondersi tra la popolazione autoctona, finge di picchiettare su cellulari e di giocare a giochini che emettono forti rumori di cristalli che si rompono.

8) IL PINGUINO MALEDETTO

In genere, si apposta in prossimità dei tornelli e si appizza al sedere di un normale sciocco cretino pagante, regalandogli una piacevole sensazione di appoggio tenero ma ficcante, mentre si concentra nell’obliterazione del biglietto o dell’abbonamento.

Poiché questa furba ma mite creatura si pone molto adesa, finisce a muoversi con passettini ballonzolanti e rapidi, a gambe tese, con la tipica andatura del pinguino. L’appellativo di maledetto gli deriva probabilmente dalla frequente confusione tra la sua attitudine e quella dei temibili Culatori e non dal fatto che così facendo evita di pagare il biglietto.

9) IL DOMATORE DI AUTOBUS

Salitore compulsivo secessionista, si riconosce poiché si pone davanti a quelle che i comuni mortali ritengono porte di uscita; all’apertura, lesto e astuto, acchiappa e immobilizza l’autobus, avvinghiando con una gamba la porta ed afferrandone con le mani la maniglia inclinata. L’autobus vorrebbe liberarsi, ma il domatore applica una sapiente pressione sui connettori del veicolo, interrompendo gli impulsi motòri e riducendolo ad un indifeso triciclo. Impedisce così la discesa dal suddetto veicolo agli ignari passeggeri, ma in compenso evita che vengano scatafasciati da un colpo di coda dell’imprevedibile bestione.

 

Saluti e baci,

Luca

 

 

Caro Luca, io direi proprio che il tuo bestiario è esilarante, esaustivo e molto accurato da un punto di vista  etologico. Mi permetto solo di aggiungere l’esemplare n.10, ovvero la cosiddetta Giulia sotto la metro. Piccola, dai capelli rossi e dall’andatura dimessa, tende a piazzarsi sempre contro una delle pareti della giunzione tra un vagone e l’altro. Stringe lo zaino fra i piedi e il cellulare fra le mani; indossa gli auricolari e chiunque la definirebbe in ascolto di musica ad alto volume. In realtà, lei è intenta a scrutare la realtà attorno a sé e ad ascoltare tutto ciò che gli altri dicono. Poi prende appunti e, infine, ci scrive dei post su Facebook.

Dicono che facciano ridere, tra l’altro.

 

Con simpatia, per l’appunto,

Giulia sotto la metro